29 ago 2015

Influenza H1N1, Novartis: ipotesi di truffa sui vaccini

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Influenza H1N1, Novartis: ipotesi di truffa sui vaccini

Perquisizioni nella casa farmaceutica.

20 Giugno 2014 da Lettera43.it






Perquisizioni nelle sedi del gruppo farmaceutico Novartis, a Siena e a Origgio in provincia di Varese.

È iniziata così la mattinata di venerdì 20 giugno per la casa farmaceutica che s'è vista piombare in casa, per disposizione del pubblico ministero Aldo Natalini, i carabinieri del Nas di Firenze.

INDAGINI SULLA «SUINA».

 I militari sono intervenuti nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla procura di Siena che ipotizza una truffa nella fornitura al ministero della Salute del vaccino Focetria contro l'influenza A (H1N1) del 2009, conosciuta come «influenza suina». Inoltre le perquisizioni puntano ad appurare se ci siano state irregolarità pure nella determinazione del prezzo per il vaccino influenzale stagionale, il Fluad.

DOSI FORNITE AL MINISTERO. 

Da quanto emerge dalle indagini, nel 2009, in 'allarme' pandemia H1N1, su impulso dell'Oms lo Stato italiano stipulò infatti con Novartis un contratto per la fornitura di 24 milioni di dosi di vaccino, per un costo di oltre 184 milioni di euro.

19,8 MLN DI RISARCIMENTO.

 Nel 2010, dopo il cessato allarme, il ministero chiese di interrompere la fornitura: per le dosi acquistate, oltre 12 milioni, erano stati spesi 97,6 milioni. E per il risarcimento legato allo stop della produzione, la Novartis ricevette 19,8 milioni di euro. Una cifra, è scritto nel decreto, quantificata dal comitato ministeriale «sulla base dei costi aziendali documentati dall'azienda farmaceutica».

IPOTESI DI UNA TRUFFA.

 In base a quanto si è appreso, gli investigatori ipotizzano una truffa per l'interruzione delle forniture del vaccino H1N1, in quanto Novartis avrebbe gonfiato il prezzo di un componente essenziale del vaccino - l'adiuvante Mf59 - con un ricarico del 500% (3.964 euro al litro invece che 660) grazie a sovrafatturazioni infragruppo fra le consociate italiana, americana e tedesca.

FARE LUCE PURE SUL FLAUD.

 Secondo l'accusa, tale sistema avrebbe indotto in errore i componenti della commissione del ministero della salute per il risarcimento del danno legato al Focetria. Gli investigatori del Nas sospettano che ciò possa essere avvenuto anche con l'Aifa, che determinò il prezzo del Fluad.

ACCUSE PER L'AD GULLI.

 Inoltre, è stato comunicato che l'amministratore delegato della divisione vaccini della casa farmaceutica Novartis, Francesco Gulli, è indagato con l'accusa di truffa aggravata: gli investigatori ipotizzano un danno all'erario di 2,7 milioni di euro. Anche se la cifra, sempre secondo gli inquirenti, potrebbe salire a 16 milioni di euro.

REATO NON PREVENUTO.

 Le accuse per illecito amministrativo riguardano anche la società Novartis Vaccines Diagnostics, per non aver adottato quei modelli organizzativi che avrebbero dovuto prevenire il reato di truffa contestato al suo amministratore delegato.

L'AZIENDA VUOLE CHIARIRE.

 In merito alla vicenda, Novartis ha fatto sapere attraverso una nota che il suo operato «è ed è sempre stato, improntato al pieno rispetto della legge e delle disposizioni vigenti».
Inoltre l'azienda ha sottolineato di «rinnovare la sua disponibilità a collaborare pienamente con le autorità competenti, verso le quali nutre la massima fiducia».

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